Portafortuna a Capodanno: i simboli da tenere con sé

portafortuna a Capodanno

Ci sono regole non scritte per il Veglione del 31 dicembre, che riguardano anche i portafortuna per Capodanno. E’ un momento di passaggio simbolico non indifferente, in cui si muovono diverse energie. E’ vero che un oggetto in sé non fa alcuna differenza, ma la spinta positiva che può dare una convinzione non va sottovalutata.

E’ quindi una abitudine diffusa quella di portare con sé un simbolo fortunato. Può essere un ciondolo, un monile, o anche una immagine. C’è chi ama sfoggiarlo, e chi lo custodisce gelosamente. In ogni caso, se ci credete, avrà comunque valore.

Portafortuna a Capodanno: il corno rosso

E’ davvero il simbolo portafortuna per eccellenza. Addirittura, la sua forza apotropaica è ripresa del gesto delle “corna” con le dita, per tenere lontana la cattiva sorte. Ma perché si usa? Sembra che sia la sua forma  “virile”, che diventa sinonimo di forza fisica. E di fertilità; per questo serve anche ad attirare abbondanza. Ovviamente rigorosamente rosso, il colore dell’amore e della passione.

Il quadrifoglio

Un simbolo tipico dei Paesi nordici, il quadrifoglio è un altro degli oggetti portafortuna a Capodanno molto diffusi. Il motivo per cui è scelto è la sua rarità ed eccezionalità; esistono infatti interi prati di trifoglio, ed è solo per un mutazione naturale che alcuni esemplari hanno 4 foglie. Quello che nasce come un difetto, diventa poi una rarità da ricercare. Chi la trova quindi è senza alcun dubbio fortunato.

Ferro di cavallo

Probabilmente è da questo oggetto che nasce “l’espressione toccare ferro”, che dovrebbe avere il potere di  allontanare la cattiva sorte. Il ferro di cavallo è considerato apotropaico fin dal lontano Medioevo. Il motivo? Secondo alcune tradizioni, è un portafortuna perché la sua forma ricorda la lettera C, iniziale di Cristo. Ma bisogna considerare era anche un oggetto prezioso e piuttosto costoso; perderne uno significava rischiare che il proprio cavallo restasse zoppo, un danno non indifferente Trovarne uno, voleva dire avere di scorta un prodotto utilissimo.

C’è invece dibattito aperto sulla posizione che il ferro di cavallo deve avere: c’è chi sostiene che porti fortuna solo se girato verso l’alto; e addirittura diverrebbe magnete per la sfortuna se è girato al contrario. Ma se lo si trova per caso, è sempre un fatto propizio.

Portafortuna a Capodanno: le lenticchie

Chi non ha mai sentito di dire che le lenticchie portano soldi? Una credenza che si ritrova anche in uno dei film del ragioniere Ugo Fantozzi, anche se forse con lui non ha funzionato particolarmente bene; e, a essere onesti, non è nemmeno l’unico che non ha visto gli effetti desiderati.

Eppure questa credenza ha radici antichissime. Risale addirittura agli Antichi Romani, che hanno dato il nome al legume; la parole deriva da “lens” che significa lente e ricordava la forma di una moneta. Ecco spiegato perché già prima della nascita di Cristo si regalavano borsellini di cuoio, da attaccare alla cintura, con lla speranza che le lenticchie contenute si trasformassero, appunto in monete.

Coccinella

E’ uno dei pochissimi insetti amato e apprezzato da tutti, che non crea spavento né fastidio. Ed è anche uno dei più riconoscibili, grazie al rosso splendente del guscio e ai 7 puntini neri che vi compaiono. Sono proprio queste due caratteristiche ad aver dato alla coccinella il valore di portafortuna. Il numero 7 è considerato magico da religioni e discipline esoteriche; si pensa che si avranno proprio sette mesi di buona sorte dopo aver visto una sola coccinella. Se poi l’insetto dovesse restare fermo per almeno 22 secondi, l’influsso positivo sarà potenziato.

A differenza di quanto accade con altri simboli, la coccinella è considerata un portafortuna praticamente in tutto il mondo. Per esempio il sua nome in lingua turca significa letteralmente “insetto portafortuna”.