Invalidità civile: guida alle percentuali e agevolazioni

Invalidità civile: guida alle percentuali e agevolazioni

Quando si parla di invalidità civile, si è di fronte a un argomento complesso di cui moltissimi hanno informazioni incomplete o addirittura errate. Un disabile e un invalido sono riconosciuti tali dallo Stato solo in presenza di un certificato che indica la percentuale di invalidità. Questa può esser assegnata solo dopo una visita medica presso la commissione medico legale dell’Asl territoriale, a cui si accede presentando la domanda di invalidità all’Inps corredata da un certificato medico emesso dal proprio medico curante.

Già qui potrebbero iniziare i primi mal di testa e problemi legati soprattutto alle lunghe tempistiche di attesa per ricevere l’appuntamento con la commissione medica. D’altronde si sa benissimo che in questo paese la burocrazia è un ostacolo che complica ogni singola azione della vita quotidiana e vedere riconosciuti i propri diritti come invalido è, purtroppo, una battaglia continua ed estenuante. Si parla di barriere architettoniche che si uniscono a queste difficoltà per vedersi riconoscere lo status di invalido.

Tornando però a parlare delle percentuali di invalidità, è un dato fondamentale da conoscere per capire a che cosa si ha diritto. tuttavia, è bene indicare fin da ora che purtroppo al giorno d’oggi non sono previste agevolazioni per il trasporto. Esistono sconti sugli abbonamenti ai mezzi pubblici ma non servizi dedicati perciò tocca ancora arrangiarsi rivolgendosi a trasporto disabili Roma che mette a disposizione un mezzo dipende per un viaggio tranquillo e sereno sia per spostamenti occasionali sia per viaggi quotidiani.

Le percentuali di invalidità e le agevolazioni

Se la percentuale di invalidità è inferiore al 33% non si ha diritto a nulla. Infatti, non si è considerati invalidi per quanto riguarda lo Stato. Solo con il 34% iniziano le prime agevolazioni e i benefici. Per iniziare, si ottiene una fornitura gratuita di protesi e ausili per le patologie in corso. Se la percentuale è maggiore al 46%, la persona invalida è iscritta nella lista dei collocamento. Si tratta di una lista a cui tutti i datori di lavoro con più di 15 dipendenti devono attingere per assolvere all’obbligo si assumere un lavoratore invalido ogni 15.

Con il 51% di invalidità civile, il disabile ha anche la possibilità di richiedere un congedo straordinario totalmente retribuito una volta l’anno per un periodi di 30 gg anche non consecutivi per sottoporsi a cure e prestazioni mediche dopo regolare richiesta e autorizzazione del medico curante e la Asl. Per poter sottoporsi alle varie prestazioni mediche e cicli di cura, può essere utile prenotare il servizio di trasporto disabili Roma.

A partire dal 67% di invalidità, si ha diritto all’esenzione del ticket sanitario per ogni genere di prestazione medica pubblica. Ovviamente, se la persona invalida si rivolge a un medico privato, allora la parcella dovrà parla tutta di tasca sua. Solo se si fa riferimento alla sanità pubblica, cioè accedendo alle prestazioni previa ricetta medica, si ottiene l’esenzione. Vale a dire che la lista d’attesa per ricevere la tale prestazione resta invariata poiché non esiste una corsia preferenziale per gli invalidi. Inoltre, con invalidità superiore al 67% si ottengono agevolazioni sull’abbonamento per il trasporto pubblico e in caso di richiesta per gli alloggi popolari.

Se la percentuale di invalidità è superiore al 74% arriva il riconoscimento di un assegno mensile. Infatti, l’Inps versa 287,09 euro ma solo a chi è disoccupato o ha un reddito mensile sotto ai minimi. Se la persone con invalidità civile superiore al 67% è in età pensionabile, la mensilità diventa un assegno sociale. Inoltre, per i lavoratori con questa percentuale di invalidità, ogni anno l’anzianità riceve una maggiorazione di due mesi.

Infine, un invalido totale, cioè con una percentuale pari al 100%, viene erogata una pensione di invalidità pari a 287,09 euro per i redditi medi. Attenzione però che i riferimenti possono cambiare nel corso del tempo poiché soggetti a riconteggi in base a fattori come l’inflazione e il costo della vita. la pensione può arrivare a un massimo di 652,02 euro in base al reddito dichiarato. Se un invalido totale ha anche difficoltà deambulatorie, è pervista anche un’indennità di accompagnamento pari a 522,01 euro senza che siano previsti limiti e fasce di reddito.