Ritardo del ciclo mestruale, quali sono le cause? La parola agli esperti

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Il ciclo mestruale si presenta come un insieme di eventi che, mese dopo mese, preparano il corpo femminile alla possibilità di una gravidanza. Nel momento in cui non avviene alcuna fecondazione, il corpo manifesta il ciclo mestruale.

Ma quando è in ritardo, cosa significa e quali sono le cause? Spesso e volentieri si pensa ad una gravidanza, ma in realtà c’è ben altro da considerare.

Sintomi e particolarità

I sintomi del ciclo mestruale possono variare da soggetto a soggetto, ma in linea generale si accusano:

  • Crampi addominali e pelvici
  • Seno gonfio e dolorante
  • Voglie di cibo
  • Mal di schiena
  • Nausea e mal di testa
  • Oscillazioni dell’umore
  • Stanchezza.

Nella maggior parte dei casi, il ciclo avviene ogni 28 giorni mentre in qualche caso di può anche registrare a 21 oppure 40 giorni. Il ciclo non è regolare nel momento in cui oscilla ogni mese con durate differenti o salta, senza manifestarsi.

Ci sono moltissime donne che non accusano alcun dolore e non si accorgono dell’arrivo del flusso: in questo caso la conformazione del loro fisico è differente, tanto da non accusare alcun sintomo.

Quali sono le cause del ciclo mestruale in ritardo?

Ci sono alcuni mesi che il ciclo non si presenta e salta senza dover far preoccupare. In periodi stressanti, durante delle cure farmacologiche o con l’avvicinarsi della menopausa è normalissimo che non ci sia più una regolarità.

In altri casi potrebbe essere portato da:

  • Amenorrea, quando arrivano prima dei sedici anni oppure non c’è traccia del flusso per tre mesi consecutivi. In questo caso è importante rivolgersi immediatamente al medico di fiducia al fine che indaghi sulle cause primarie, se c’è stato un cambio di stile di vita o se ci sono delle patologie a cui fare attenzione;
  • Oligomenorrea, nel momento in cui si registra una frequenza ogni 35 giorni ma comunque non superiore ai 3 mesi. Non si tratta di una malattia ma una condizione patologica di portata vasta da valutare con il ginecologo;
  • Dismenorrea, nel momento in cui è molto doloso e tende a saltare il suo giorno dedicato sul calendario;
  • Menopausa precoce, nel momento in cui le ovaie delle donne cessano la loro attività prima dei 40 anni. Questa condizione si manifesta con il blocco improvviso del ciclo oppure con una irregolarità su larga scala diventando anche impossibile il restare incinta;
  • Fibromi uterini, dei piccoli tumori benigni che sono molto frequenti nelle donne in età fertile. Chi ne viene colpito non ha problemi a restare incinta, anche se è comunque bene valutare la grandezza e la posizione del tumore;
  • Endometriosi, che si verifica quando le mucose si modificano in maniera particolare e in zone diverse da quelle naturali. Il dolore durante i primi giorni del ciclo è intenso, così come l’abbondanza di sangue durante quei giorni. Le donne che sono affette da questa condizione devono rivolgersi al proprio medico di fiducia per valutare la situazione.

Ci sono anche delle situazioni particolari, che si possono manifestare nel momento in cui si smette di assumere la pillola anticoncezionale – o in caso di obesità e vita/alimentazione sregolata.